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Tutti i filmati di Dentro La Storia

Totale: 454

Totalitarismi: Il virus d'Europa

Dal 1920 in avanti, gli Stati totalitari si affermano come modello dominante. Quasi come un virus, il contagio parte dai Paesi travolti dalle crisi successive alla Grande Guerra e li avvolge: l'Ungheria di Horty è la prima nazione a cadere vittima del contagio, segue l'Italia di Mussolini per poi assistere ad un continuo propagarsi con nuove forme (il Portogallo di Salazar, la dittatura dei monarchi nei Balcani, la guerra civile spagnola). Eppure, alcuni Stati europei riescono ad evitare di essere avvolti dalla pericolosa nube dell'autoritarismo, ognuno con ricette ... continua

Quando l'Alto Adige fu costretto a scegliere

Nell'estate del 1939 la provincia di Bolzano, i comuni dell'Ampezzano, alcune zone del Trentino e l'area del Tarvisiano sono chiamati a esprimersi nelle urne. Non si tratta di elezioni amministrative ma di una scelta: i cittadini italiani di lingua tedesca devono stabilire se restare all'interno del regime fascista, sacrificando buona parte della propria identità culturale e sociale, oppure abbandonare i propri beni per migrare nel Reich nazista. L'alternativa del diavolo è rappresentata da quelle Opzioni che spaccano in due intere comunità e i cui effetti ... continua

Cosa succederà adesso?

L'uccisione del segretario generale di Hezbollah pone una serie impressionanti di interrogativi sull'assetto presente futuro del Medio Oriente, a cominciare da quel Libano che è ancora oggi una terra martoriata, pallido ricordo del paradiso che fu. L'attacco missilistico di Israele ha eradicato la catena di comando del movimento politico e militare sciita ma non risolverà la crisi che anzi si sta aggravando giorno dopo giorno. Ci sarà una nuova invasione? Come reagirà l'Iran? Quali conseguenze ci saranno sul piano delle alleanze internazionali? E cosa ne sarà del ... continua

Come tutto ebbe inizio

Per comprendere l'origine della prolungata agonia del Libano occorre risalire a mezzo secolo fa. A una domenica primaverile del 1975, al sagrato di una chiesa maronita in un sobborgo di Beirut. Lì, in attesa della funzione religiosa e circondato dalle sue guardie del corpo, il creatore del Kataeb' sta per essere raggiunto da un commando palestinese incaricato di ucciderlo. La storia di Pierre Gemayel, dalla gioventù sportiva alle Olimpiadi di Berlino 1936 al ruolo recitato nella politica della giovane Repubblica dei Cedri, fa comprendere le tante sfaccettature di un ... continua

L'uomo che ha rivoluzionato i motori: Soichiro Honda

11 agosto 1991: all'Hungaroring Ayrton Senna vince il Gran Premio di Formula Uno e, sul podio, decide di omaggiare una persona scomparsa appena sei giorni prima. Soichiro Honda, fondatore dell'omonimo colosso giapponese che in quel periodo produceva anche i motori delle McLaren guidate dal campionissimo brasiliano, era stato il simbolo della rinascita economica e produttiva del Sol Levante dopo i disastri della Seconda Guerra Mondiale. Figlio di un fabbro, innamorato della meccanica e della velocità, Soichiro rivoluzionò il mondo col primo ciclomotore, poi con la ... continua

L'ultimo saluto a Totò Schillaci

Se ne è andato nella sua Sicilia, in silenzio. Ma per tutti gli italiani, Salvatore Schillaci in arte Totò-Gol è stato un simbolo. Della Juve di fine anni '80, capace di mettere a segno la doppietta Coppa Italia-Coppa Uefa. Ma ancor di più delle "notti magiche" di Italia '90, il Mondiale che lo vide capocannoniere e in cui le sue esultanze con gli occhi sgranati infiammarono il pubblico di casa. Schillaci era un personaggio, non solo un calciatore. Sapeva entusiasmare, trasmettere una sana dose di gioia. E sapeva involontariamente anche far ridere, come nel famoso ... continua

L'uomo senza pietà

Boia senza pietà umana, sadico distruttore di villaggi, nazista convinto e fautore dell'antisemitismo. Nella vita e nella carriera di Joachim Peiper è difficile dimenticare i tanti lati demoniaci: figlio di un ex ufficiale e membro dei Freikorps, divenuto spietato aiutante di Himmler nelle prime fasi dello sterminio delle persone con handicap e dei polacchi, a partire dal 1940 Peiper entrò nelle Waffen-SS dimostrando determinazione e ferocia. Il suo tratto distintivo era la passione per la distruzione dei villaggi e il massacro di civili e di nemici inermi: in ... continua

A cosa serve studiare la storia?

Per qualcuno a scuola era una materia indigesta o noiosa. Per altri è diventata una esigenza quotidiana. La Storia è parte integrante della nostra coscienza umana e dello sviluppo della società: conoscerla attraverso lo studio permette di leggere i cambiamenti in atto, di prevenire alcune situazioni, di comprendere le motivazioni di tante decisioni anche politiche. Noi stessi spesso siamo testimoni diretti o indiretti della Storia e, attraverso questo nostro ruolo, possiamo trasmette alle giovani generazioni un sapere davvero unico.

L'oro nazista in Svizzera: Una storia oscura

Dal 1930 al 1945 un fiume di oro invade i forzieri degli istituti di credito elvetici. Tra le iniziative di privati cittadini che mettono al sicuro i propri averi, il deposito dei lingotti razziati per tutta Europa, i proventi dell'Olocausto e gli scambi commerciali per ottenere valuta pregiata, dalla Germania si riversa nella Confederazione un enorme tesoro: il valore dell'oro inviato nelle banche svizzere è stimato a circa 8 miliardi di dollari al cambio attuale. Dietro questa immensa operazione economica e finanziaria c'era lo Stato nazista, con le SS in prima ... continua

L'eccidio di Cefalonia - Il massacro della divisione Acqui

Per decenni in un palazzo romano è stato custodito un armadio con le ante rivolte al muro. Un armadio al cui interno erano custoditi centinaia di fascicoli impolverati, contenenti nomi, date, fatti, prove dei crimini di guerra commessi durante il secondo conflitto mondiale. Tra quei faldoni ci sono anche le prove delle responsabilità tedesche nell'eccidio di Cefalonia, nell'uccisione indiscriminata dei soldati e degli ufficiali della 33a Divisione Fanteria "Acqui" che resistette, armi in pugno, al diktat nazista di consegnare le armi. Il grido del generale Antonio ... continua